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Impact on Biodiversity, un progetto della Fondazione Capellino

Impact on Biodiversity, un progetto della Fondazione Capellino
Il progetto Impact on Biodiversity nasce dalla consapevolezza che gli spazi naturali sono stati totalmente sottomessi all’uomo con una drastica riduzione delle specie viventi e della biodiversità*.
 
Per ricostruire un equilibrio, riteniamo necessario creare le condizioni per una Terra divisa equamente tra aree dedicate agli esseri umani e specie domestiche, aree in cui gli esseri umani convivono in armonia con le specie selvatiche e aree dove la Natura è sovrana e intoccabile.
 
Partendo proprio da questa esigenza, l’ONU ha delineato una vision al 2050, che ha sintetizzato nello slogan “Vivere in armonia con la natura”, chiedendo impegno individuale e collettivo per una profonda evoluzione della relazione tra gli essere umani e la biodiversità, da realizzare mettendo in campo comportamenti trasformativi in particolare nei modelli di produzione e consumo.
 

Impact on Biodiversity si propone di:



  • sviluppare una metrica semplice e universale che misuri gli impatti delle attività umane sulla biodiversità;

  • creare nuovi modelli economici (economia di restituzione) e culturali compatibili con la biodiversità;

  • difendere gli habitat naturali



 
per un’ alleanza tra l’uomo e le altre specie viventi, perché riteniamo che sia un imperativo che non può più essere rimandato: la biodiversità sta diminuendo e il tasso di estinzione delle specie sta accelerando a ritmi senza precedenti nella storia dell’umanità: un milione di specie rischiano di scomparire, molte delle quali nel giro di pochi decenni**. Secondo il Living Planet Report 2020 del WWF, dal 1970 ad oggi le popolazioni di mammiferi, pesci, rettili, uccelli e anfibi sono diminuite del 68%.
 

Dal punto di vista operativo per il triennio 2020-2022, il progetto perseguirà le proprie finalità secondo il seguente piano di azione:




  • ricerca e coordinamento di partner scientifici, Università e Centri di Ricerca che, ciascuno per il proprio ambito, possano contribuire allo sviluppo e alla diffusione della nuova metrica di misurazione degli impatti dell’uomo sulla biodiversità, con l’obiettivo di arrivare ad incidere sulla trasformazione dei comportamenti individuali

  • lancio del Manifesto dell' ”Economia di Restituzione” e, in collaborazione con partner scientifici anche sostenendo ricerche ad hoc, declinazione delle differenti applicazioni del nuovo modello economico per settore e/o tipologia di organizzazioni

  • creazione e rafforzamento di alleanze strategiche e partnership operative per costruire progettualità a difesa degli habitat attraverso azioni specifiche che possono comprendere: aumento delle aree protette o creazione di corridoi faunistici, supporto alle unità cinofile anti bracconaggio, antiveleno e anti traffico illegale, che lottano per proteggere le specie selvatiche e i loro habitat e sviluppo di progetti ad hoc a tutela di singole specie a rischio di estinzione che sono simboliche della biodiversità, e per le quali l’habitat rappresenta una discriminante per la sopravvivenza, come per esempio l’orso Marsicano.



 
Tutte le informazioni sulle iniziative in corso si possono trovare nella pagina del sito dedicata (Clicca qui )
 
La realizzazione di questo e degli altri due progetti progetti della Fondazione Capellino (Regenerating Villa Fortuna e Companion Animal For Life) è resa possibile perché la Fondazione utilizza i frutti generati dall’azienda Almo Nature, di cui è proprietaria, per finanziare autonomamente i propri progetti, in un modello economico visionario e innovativo, in cui il profitto è restituito alla Natura (economia di restituzione).
 
Vi racconteremo dello sviluppo di queste iniziative nel Diario del progetto, che si alternerà mensilmente con gli Editoriali, nei quali invece tratteremo e approfondiremo, grazie a contributi esterni di esperti del settore, temi quali il ruolo dell’intelligenza artificiale nella salvaguardia della Natura, le nuove metriche di misurazione della creazione di valore ambientale, le determinanti psico-sociologiche e culturali capaci di generare cambiamenti comportamentali duraturi, i modelli di sviluppo compatibili con la conservazione e creazione di biodiversità, la salvaguardia degli habitat e delle specie a rischio, l’importanza della wilderness.

Ai prossimi appuntamenti!
 
 

*Il termine biodiversità (da “diversità biologica”) si riferisce alla varietà di vita sulla Terra a tutti i livelli, dai geni agli ecosistemi, e comprende i processi evolutivi, ecologici e culturali che sostengono la vita..
**Rapporto IPBES 2019